SABATO 5 MARZO 2016, ORE 11
SIT-IN A VIA ALBALONGA
A Settembre 2014, dopo anni di occupazione sistematica (e abusiva) di via Albalonga (carreggiata e marciapiede) a danno dei residenti e degli abitanti del quartiere veniva realizzata -su parte della strada- la modifica sperimentale alla viabilità.
Dopo tre mesi di valutazione, a Novembre 2014 ci sono stati i pareri favorevoli da parte dell’Assessore alla Mobilità del Municipio VII e del Comando Appio di Polizia Roma Capitale, motivo per il quale una raccolta di firme dei cittadini fu depositata in quei giorni presso il Municipio per chiedere una realizzazione definitiva dell’opera.
I risultati positivi osservati su questo piccolo tratto di strada sono stati un drastico calo della sosta selvaggia, una diminuzione significativa dell’inquinamento acustico causato dai clacson, il transito e la fermata degli autobus sono stati preservati, il conferimento dei rifiuti da parte dei mezzi dell’AMA è ora possibile.
I marciapiede sono stati liberati dagli scooter che ora possono essere parcheggiati in sicurezza in mezzo alla carreggiata.
Sappiamo ovviamente che questa modifica non risolve e non risolverà i problemi del quadrante, soprattuto se lasciata isolata e abbandonata come è adesso. Ma questo modello “imperfetto” ha dimostrato e dimostra tutti i giorni che progettando diversamente le strade è possibile migliorare la qualità della vita dei cittadini e più in generale la mobilità della città.
L’idea alla base è semplice: diminuire la larghezza della carreggiata (ROAD DIET) vuol dire rendere impossibile di fatto la doppia fila. Questo comporta che le strade rimangano libere e che il traffico possa scorrere senza intoppi. Il parcheggio delle automobili avviene così “forzatamente” e solo negli spazi consentiti. Come effetti secondari avremo dunque:
-aumento degli introiti per il comune per tutte le auto che parcheggiano correttamente (ovvero servizi per tutti)
-disincentivo del mezzo privato a favore di altre soluzioni (sharing, tpl, bici)
-corretto espletamento dei servizi pubblici essenziali
Non è vero che strade più larghe diminuiscono il traffico. Piuttosto favoriscono la sosta selvaggia a discapito della sicurezza e della mobilità di tutta la città. Un privilegio di pochi diventa il danno di molti.
Chiediamo pertanto che questa piccola opera sia migliorata (abbiamo evidenziato già delle criticità) e resa definitiva subito! Se non riusciamo a progettare efficacemente e realizzare definitivamente 200 metri di strada sarà difficile modificare la mobilità di Roma.
Per questo CHIEDIAMO A GRAN VOCE LA REALIZZAZIONE DEFINITIVA di questa opera, per iniziare da qui, dalla nostra strada, a ripensare la mobilità di Roma.
Sono invitati i candidati per le prossime elezioni a Sindaco di Roma.
Ci vediamo in strada, sabato 5 Marzo a via Albalonga a partire dalla ore 11.
Aderiscono:
Associazione Salvaiclisti Roma
Coordinamento Di Traffico si Muore
Aderiscono i consiglieri del Municipio VII:
Cinzia Lancia (PD)
Emiliano Cofano (SEL)
Aldo Benassi (SEL)
Francesco Laddaga (Lista Civica Marino)
Davide Tutino (Radicale – Lista Civica Marino)
e la presidente del Municipio Susana Fantino
L’ha ribloggato su Settimo Biciclettarie ha commentato:
Il Settimo Biciclettari sostiene l’iniziativa di Cittadini Re di Roma per Via Albalonga regolamentata. Stop alla sosta selvaggia!
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[…] questo le adesioni a #lascialadoppia sono state tante. Roma è una città bellissima, che potrebbe avere una qualità della vita […]
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Sono nato lì, nel passato ci passava il tram, il 9. Sarebbe da ripristinare tutta la linea tranviaria Roma, così come era prima che con la scusa delle Olimpiadi smantellassero la più estesa linea tranviaria europea, quella romana.
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…togliere lo spazio al traffico privato vuol dire regalarlo al TPL e alle forme alternative e sostenibili di mobilità. Le scelte scellerate fatte nel passato ci hanno dimostrato il fallimento totale di un modello basato sulle automobili. si fa finta di non vedere, tranne che poi quando le “centraline superano i limiti” tutti si preoccupano (per un giorno) della loro salute. Se muore una concittadina mentre attraversa la strada è una “tragica fatalità”, se devi camminare in un marciapiede ridicolo “tanto Roma è così”. Noi non ci stiamo.
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